Come Restaurare un Divanetto Thonet

Ho acquistato presso un collezionista questo divanetto, n. 894, uscito dalla fabbrica Gebrüder Thonet, per cui decisamente vecchio. Mi piaceva molto l’estetica e pensai che ben si sarebbe abbinato agli altri mobili dell’ambiente in cui volevo disporlo.

Questo è il divanetto nel suo aspetto totale. Ha una linea molto elegante e le curve della sua struttura lo rendono sinuoso ed aggraziato. E’ senza l’impagliatura, probabilmente era rovinata ed è stata tolta. Sia il piano seduta che lo schienale andranno in seguito riempiti con paglia di Vienna.

Dalle due precedenti immagini si possono notare la marcatura indelebile su legno ed il “cartiglio” incollato dalla Ditta Gebrüder Thonet al momento della produzione. Sono entrambi elementi che conferiscono valore al pezzo.


Qui si può notare il divanetto quasi completamente smontato. Normalmente lo smontaggio di questo tipo di prodotti è molto semplice in quanto i vari pezzi sono tenuti insieme tra loro esclusivamente da viti. Le uniche difficoltà che si potrebbero presentare sono la possibilità che le viti non si svitino essendo rimaste bloccate in un legno duro per molti anni e la facile rottura di queste per indebolimento. Quindi, quando ci si appresta a smontare sedie o divanetti di questo tipo, si deve fare molta attenzione a togliere le viti: è necessario agire con fermezza e con calma per evitare danni alle viti stesse che al legno che le ospita.

In questa immagine si può notare uno dei due punti di attacco della traversa centrale del piano di seduta (si pensi ad una visione dal sotto…). Questa serve sostanzialmente per evitare che il legno curvato che funge da piano per sedersi possa deformarsi e rompersi con il peso delle persone. Risulta essere una specie di puntello tra le parti anteriore e posteriore. Si può vedere come questo sia rovinato. Era addirittura tenuto fermo con un grosso chiodo.

Ecco come è stata riparata la traversa della pagina precedente. Dall’immagine a sinistra si può notare come questa sia totalmente mancante del dente di appoggio al bordo di seduta. Pertanto si è dovuta eliminare la parte danneggiata utilizzando la sega a nastro con un taglio longitudinale al pezzo di legno, poi è stato effettuato un taglio obliquo trasversalmente per garantire un incastro migliore e per offrire più superficie di contatto tra la parte vecchia e quella nuova. In seguito è stato utilizzato un vecchio legno di faggio per la realizzazione della parte mancante, è stato creato l’angolo acuto di incastro con la traversa ed è stato incollato. Successivamente è stata data la forma esatta affinché potesse ritornare all’aspetto originario.

In queste due immagini si può notare come il grosso perno di una delle due gambe anteriori fosse quasi completamente rotto da pregiudicare la stabilità della gamba stessa. Per ripristinare il pezzo si potevano seguire due strade: la spinatura di un nuovo pezzo (come in questo caso) o la collocazione di un perno esattamente uguale al vecchio internamente alla gamba, ma in allora sarebbe stato necessario usare una punta da trapano di discrete dimensioni (2,5 cm) non in mio possesso e comunque la prima strada garantiva lo stesso una salda unione. Quindi si è eliminata la parte vecchia tagliando a filo dell’estremità superiore della gamba, si è poi provveduto a inserire una spina atta ad accogliere il nuovo pezzo.

Qui si vede il nuovo perno di legno che è andato a sostituire quello spaccato (sembra più grande per una distorsione ottica dell’immagine…). La gamba del divanetto può essere così inserita nel suo alloggiamento senza pericoli di cedimenti.

In contemporanea a questi interventi, tra cui anche quelli di stuccatura resisi necessari per la presenza di alcuni fori di sfarfallamento di tarli, ho iniziato a lucidare alcune parti del divanetto come questi due braccioli. In particolare qui si può notare la differenza tra uno non verniciato ed uno lucidato a gommalacca a tampone (quale sarà quello non verniciato…?). Per ottenere questo effetto di brillantezza ho dovuto passare il tampone circa 7 volte, ma è stata comunque un’operazione abbastanza veloce.


Ecco il divanetto terminato, con la sua bella paglia di Vienna. Sostanzialmente la colorazione non è cambiata, con lo sverniciatore, infatti, è stata eliminata solo la vecchia finitura e la sporcizia lasciando inalterata la sua patina ed il suo colore originario. In pratica sono stati effettuati degli interventi che hanno in qualche modo riconsolidato la struttura ed eliminato o attenuato quei piccoli difetti della superficie del legno. Per finire la messa in opera della paglia ha concluso il suo ripristino.

Paolo è un appassionato di apprendimento continuo e apprezza aiutare gli altri a imparare le competenze che hanno bisogno per affrontare i loro progetti domestici. Grazie alla sua esperienza e alla sua conoscenza, Paolo è diventato un punto di riferimento per molti appassionati di fai da te e di cucina, che cercano sempre i suoi consigli e le sue guide per realizzare i loro progetti.